L’anemia è una delle complicanze più frequenti dell’insufficienza renale cronica. La causa principale dell’anemia associata alle nefropatie è la ridotta secrezione di eritropoietina, un ormone prodotto dal rene in grado di stimolare la formazione dei globuli rossi da parte del midollo osseo. In corso di insufficienza renale, i reni non riescono più a produrre tutta l’eritropoietina che serve.

Una dieta con una quantità ridotta di proteine aiuta a preservare la funzionalità dei reni in pazienti affetti da insufficienza renale cronica. Come già esposto nel precedente articolo, generalmente la dieta di un nefropatico deve fornire non più di 0.8 gr/kg di proteine per Kg di peso corporeo, prediligendo come fonti proteiche quelle ad alto valore biologico.

Una dieta personalizzata è uno strumento importantissimo per rallentare la progressione dell’insufficienza renale cronica e per controllare alcune complicanze metaboliche che si verificano quando i reni non funzionano adeguatamente. Quanto segue è valido per i pazienti che sono in terapia conservativa, cioè che non hanno ancora iniziato la dialisi. La dieta nei pazienti in dialisi va adeguata in maniera diversa.

La prevenzione dell’insufficienza renale è la strategia migliore per evitare l’insorgenza di un malfunzionamento irreversibile dei tuoi reni che può portare fino alla necessità di iniziare la dialisi o il trapianto. Ci sono diversi modi di fare prevenzione in nefrologia.

Esami di screening: servono per individuare eventuali problemi ai reni in una fase in cui è ancora possibile iniziare una terapia effettiva.