Il rigetto nel trapianto

Il rigetto è una reazione infiammatoria del sistema immunitario del ricevente nei confronti di un organo trapiantato che se non curata porterà al non funzionamento del trapianto e allo sviluppo di una insufficienza renale cronica.

Per evitare il rigetto è necessario assumere una terapia immunosoppressiva che riduce le difese immunitarie e permette quindi che il rene trapiantato non venga aggredito dall’organismo del ricevente.

La migliore prevenzione del rigetto consiste nell’assumere costantemente e con precisione i farmaci immunosoppressivi prescritti dal nefrologo.

Esistono diversi tipi di rigetto che vengono differenziati o in base al meccanismo che ne è la causa ( rigetto umorale causato da anticorpi o rigetto cellulare ) o in base al tempo con cui si sviluppa ( iperacuto, acuto, cronico) 

La diagnosi del rigetto viene stabilita con una biopsia renale  in centri specializzati

La terapia del rigetto dipende dal tipo di rigetto che viene riscontrato nella biopsia renale, comunque i farmaci più usati sono i corticosteroidi per via endovenosa, le timoglobuline, la plasmaferesi e  le immunoglobuline e il Rituximab nelle forme anticorpo mediate. La prognosi del rigetto è variabile e dipende fondamentalmente dalla gravità del rigetto stesso e dalla risposta ai farmaci.

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